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Ramen: ovvero la scoperta di un Giappone diverso dal sushi

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ramen

La cultura nipponica esercita da sempre un fascino particolare su di me e ho sempre amato la sua cucina , in modo speciale quando ho occasione di sperimentare piatti diversi dal sushi, spesso proposto in modo troppo standardizzato.

Quindi con molto piacere scopro un articolo che parla di questo minuscolo locale in centro Torino, aperto da una ragazzo italiano che dopo un periodo trascorso in Giappone è tornato in italia per proporre la sua interpretazione di ramen giapponese artigianale. Si chiama Ramen YA Luca, dal nome di una famosa catena giapponese che propone ramen. Incuriositi, dopo un paio di false partenze, ci rechiamo finalmente a cena e ci accomodiamo su due alti sgabelli, dopo aver prima letto i piatti proposti su una grande lavagna appesa al muro. Ramen, onigiri (polpette giapponesi) e gyoza (ravioli giapponesi).

Il piatto di ramen é disponibile in tre diversi condimenti. Scegliamo quello con la crema di fagioli e decidiamo di provare un piatto di ravioli come antipasto. Ci viene servita l’acqua microfiltrata e ci viene portato il ramen, in due ampie ciotole di porcellana bianca ed azzurra, insieme ai gyoza cha assagiamo per primi.  La prima cosa che mi colpisce è la sfoglia, che merita davvero questo nome in quanto sottile e croccante. Il ripieno è gustoso e la doratura ben fatta, anche la salsa con cui sono condite è piacevole, ben diversa dalle classiche che si trovano al supermercato.

Ci dedichiamo poi ai ramen, gli spaghetti giapponesi. Fatti a mano, con il sapore della semola ben presente al palato che sta ad indicare la bontà della preparazione artigianale. Brodo ricco e gustoso, alga con sapore deciso, cipollotti appena scottati. Gli ingredienti si armonizzano bene, il piatto è abbondante e gustoso. Davvero un assaggio di autentico Giappone.

Unico appunto, il servizio potrebbe sicuramente migliorare: pur trattandosi di un locale informale, la cameriera ha avuto modi piuttosto impacciati, sia nel comunicarci che avevamo posti riservati sugli sgabelli e non ai tavoli,, sia nel farci presente che entro un ora dovevamo lasciare libero il posto, cosa che avrei gradito sapere al momento della prenotazione.

Da tornarci assolutamente!

Riso nero con mele e lonzino di maiale affumicato.

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Si tratta di un piatto piuttosto semplice da preparare, anche se la cottura del riso venere richiede tempo

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Ingredienti per 2 persone

150 gr di riso venere

75 gr di lonzino di maiale affumicato

due gambi di sedano

1 mela piccola

sale, olio,

senape dolce

Tempo occorrente: 1 ora

Mettere a bollire il riso venere in acqua bollente salata e far cuocere per 45 minuti. Nel frattempo pulite i gambi di sedano e la mela, ritagliarli a cubetti e metterli a bagno in acqua e limone.

Affettare finemente il lonzino di maiale.

Spegnere il riso, scolarlo e farlo saltare con il sedano, le mele ed un paio di cucchiai di olio d’oliva per circa 2 minuti.

Sistemarlo in un piatto, aggiungere le fette di lonzino di maiale e guarnire con la senape.

spatzle agli spinaci con barbabietola rossa e speck

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Di recente mi hanno fatto scoprire un nuovo tipo di verdura: la “biarava” che in dialetto piemontese significa barbabietola rossa. Ho deciso di provare a fare questa ricetta, abbinando il sapore di questa verdura dal nome piemontese con quello degli gnocchetti del Sudtirol.

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Ingredienti per 2 persone

1 confezione di spaztle da 350 gr

1 barbabietola rossa da 250 gr

70 gr di speck a cubetti

sale, acqua ,olio extravergine di oliva

Tagliare la barbabietola a cubetti . Mettere a bollire 3 litri di acqua salata con un cucchiaio di sale grosso.

In una padella far soffriggere brevemente lo speck con olio d’oliva.

Versare la barbabietola a cubetti nella padella e farla soffriggere per circa dieci minuti insieme allo speck aggiungendo un poco di acqua bollente per farla ammorbidire.

Buttare gli spatzle in acqua bollente,  farli cuocere un minuto poi scolarli e farli saltare in padella insieme al condimento.

Si ottiene un piatto gustoso, in cui il sapore della barbabietola si abbina bene a quello degli gnocchetti agli spinaci e dello speck.

 

 

 

 

 

 

 

 

cena di San Valentino: anatra con carciofi e riso basmati

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cena di San Valentino: anatra con carciofi e riso basmati

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Cenetta speciale per due: si realizza in poco tempo e con poca fatica e si ottiene un bel piatto con cui fare bella figura

INGREDIENTI

250 gr di sedano rapa

2 carciofi

500 gr di petto d’anatra

100 gr di riso basmati

olio extravergine d’oliva

mezzo bicchiere di vino bianco secco

2 cucchiai di gelatina di renette

il succo di un limone

PREPARAZIONE  CIRCA 1 ORA E MEZZA

Pulite con cura i carciofi e mettete a mollo in acqua fredda e limone: conservate i gambi anche, serviranno per preparare la crema. Pulite il sedano rapa, tagliatelo a fette di circa 2 cm di spessore e mettete a mollo nell’acqua e limone.

Fate bollire abbondane acqua, salatela e fate cuocere in essa il sedano rapa, i gambi e una parte dei carciofi per circa 15 minuti. Conservate il il cuore e la parte più morbida dei carciofi.

Una volta che le verdure sono diventate morbide, scolateli e frullateli finemente, aggiungendo due cucchiai di olio d’oliva. Tenete da parte l’acqua di cottura per far cuocere il riso, che deve cuocere in acqua bollente per 15 minuti. Nel frattempo affettate finemente i cuori dei carciofi e lasciateli in acqua e limone. Preparate il petto d’anatra: in diversi supermercati vendono il petto d’anatra già sporzionato, per cui è sufficiente dividerlo in due e togliere una parte dei grassi in eccesso. Lasciate il grasso sul petto ma incidetelo con delle linee a rombo.

Scolate il riso e fatelo saltare brevemente con due cucchiai di olio extravergine di oliva ed i cuori di carciofi, poi inseritelo ancora caldo in due scodelle rotonde e pressate leggermente..

Scaldate una padella antiaderente e mettetevi a cuocere a fuoco vivace il petto d’anatra dalla parte del grasso per 8 minuti. Scolate il grasso dalla padella, versatevi i due cucchiai di gelatina ed aggiungete il mezzo bicchiere di vino. Rimettete la padella sul fuoco e portate a bollore, aggiungete il petto d’anatra dalla parte della carne e fate cuocere per 8 minuti, voltando il petto alla fine nella salsa per fare glassare anche la parte con il grasso. Il petto d’anatra risulta così cotto in modo molto tenero, ma se la cottura al sangue non fosse di vostro gusto basterà prolungare la cottura di un paio di minuti.

Prendete due piatti di portata, rovesciatevi le due cocotte di riso, mettetevi accanto due o tre cucchiai di crema di carciofi. Togliete il petto d’anatra dalla padella, mettetelo su un tagliare e affettatelo in pezzi di circa mezzo centimetro di spessore. Una volta affettato mettete il petto d’anatra sul piatto accanto al riso ed alla crema e servite :).

Brioche morbide con latte di riso, mandorle e miele

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Brioche morbide con latte di riso, mandorle e miele

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400 gr di latte di riso circa

900 gr di farina rustica misto di farina 00, farina macinata a pietra e integrale + la farina per la spianatoia

150 gr di zucchero di canna

125 gr di olio extravergine di oliva

1 uovo

1 cubetto di lievito di birra

100 gr di miele

75 gr di mandorle tritate grossolanamente

Tempo occorrente: 5 ore circa

Cottura in forno 15 min a 170°

Preparare una fontana con la farina e lo zucchero di canna mescolati. Per questa ricetta ho utilizzato una mescola di farine del Molino Serra di Moncucco,  particolarmente buona su questo tipo di panini rustici, ma la stessa ricetta può essere realizzata con normale farina 00.

In un pentolino fate intiepidire il latte di riso. Sbriciolate il cubetto di lievito di birra sulla farina, aggiungete piano circa un terzo  del latte di riso e con una forchetta mescolate latte lievito e un po’ di farina per un paio di minuti finché il lievito di birra non si è sciolto. Fate lievitare per 30 minuti.

Quando il primo panetto si sarà gonfiato aggiungete l’uovo, l’olio di oliva, un cucchiaio di miele e latte di riso tiepido.  Aggiungete piano tutti gli ingredienti, impastando con le mani,  fino ad  ottenere una pasta liscia e soda.

Coprite con un canovaccio umido e mettete l’impasto a riposare in un luogo caldo ed al riparo da correnti d’aria per due ore. Deve diventare almeno il doppio del volume iniziale.

Quando l’impasto sarà pronto infarinate la spianatoia e con un mattarello stendetelo a circa 1 cm di spessore. Dividetelo in quattro parti e stendetelo in rettangoli di circa 20 cm per 40 cm. Può essere utile anche stendere l’impasto fra due fogli di carta forno.

In una ciotola a parte mescolate le mandorle con il miele e con un cucchiaino stendetelo sull’impasto, avendo cura di lasciare un paio di centimetri liberi lungo il bordo superiore ed inferiore.

Arrotolare l’impasto e con un coltello dividere il rotolo così ottenuto in pezzi di circa 3-4 cm di larghezza. Disponeteli su due teglie ricoperte di carta forno.

Mettete le teglie a riposare coperte per un ora.

Una volta lievitate fate cuocere le rotelle in forno già caldo per circa 15 min. Le rotelle devono assumere un bel colore dorato.

pasta di mandorle al cioccolato e con scorzette d’arancia

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pasta di mandorle al cioccolato e con scorzette d’arancia

INGREDIENTI

350 gr di farina di mandorle

300 gr di zucchero

50 gr di cacao amaro in polvere

4 bianchi d’uovo

100 gr di scorzette d’arance candite

Cottura: 10 minuti

Tempo di realizzazione 45 min

Mischiate la farina di mandorla con il cacao amaro, aggiungete gli albumi (servono delle uova di medie dimensioni) e mescolate fino ad ottenere un composto morbido e compatto. Riempite con esso una sach a poche e spremete su una teglia ricoperta da carta forno dei mucchietti grandi quanto una noce (con il guscio;). Per completare l’opera mettete sulla cima di ogni dolcetto un pezzetto di arancia candito ritagliato. Infornate a 200° per 10 minuti e una volta sfornati e raffreddati gustateveli! La base di questi dolcetti è la stessa che serve per realizzare i petit four

petit four al cioccolato

gnocchetti di farro con crema di sedano rapa e formaggio di fossa

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400 gr di gnocchetti con farina di farro

1/2 kg di sedano rapa

50 gr di formaggio di fossa

acqua e sale

200 gr di panna (potete utilizzare quella di soia se volete ottenere un risultato più leggero)

Pulite il sedano rapa, tagliatelo in pezzi e mettetelo a bollire coperto di acqua salata per 20 minuti. Una volta che il sedano rapa sarà diventato morbido frullatelo insieme all’acqua di cottura fino ad ottenere una crema.  Aggiungete la panna si soia e versate in un ampia padella facendo sobbollire la crema per un paio di minuti. Aggiungete i gnocchetti e fate cuocere per tre minuti mescolando delicatamente

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riso basmati al te verde e gamberoni al cioccolato

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Riso basmati cotto  nel te verde saltato con un soffritto di carote, sedano, salvia e timo.

Gamberoni alla piastra.

Infine un tocco di liquore al cioccolato .

Delizioso: il sapore leggermente amaro del te verde si sposa benissimo col dolce dei gamberoni e del liquore alla cioccolata.

 

 

Bugie!

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Bugie!

Dai che è quasi carnevale!

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Quindi cosa c’è di meglio che preparare i classici dolci di carnevale, le bugie o chiacchere che dir si voglia, rigorosamente fritte in padella come faceva la nonna? Ecco la sua ricetta

gr 450 di farina

gr 100 di zucchero

gr 75 di burro

2 tuorli d’uovo

il succo di un’ arancia per aromatizzare

una bustina di lievito per dolci

un litro di olio di semi d’arachidi

100 gr di zucchero a velo

Fare una fontana con la farina, il lievito e lo zucchero, aggiungere il burro fuso ma non caldo, i due tuorli e il succo di arancia. Impastare il tutto sulla spianatoia fino ad ottenere un impasto sodo, aggiungere se necessario altro succo d’arancia per ammorbidire. Volendo si può sostituire al succo d’arancia del vino bianco secco, si ottengono bugie più friabili.

Stendere l’impasto in una sfoglia sottile, ripiegandola su se stessa due o tre volte per ottenere che si gonfino meglio in cottura. Ritagliare dei rombi, dei rettangoli o delle forme a piacere.

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Poi arriva il momento di far cuocere: l’ideale per la cottura è olio di semi di arachidi.

Mettere un ampia e profonda padella sul fuoco e far scaldare l’olio finchè non diventa bello caldo. Per essere sicuri che sia arrivato alla temperatura giusta buttate un pezzettino di pasta nella padella: se questa risale subito in superficie sfrigolando l’olio e pronto. Nel frattempo preparate un vassoio con alcuni strati di carta assorbente su cui appoggiarle una volta cotte.

Fate cuocere le bugie poche alla volta.

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Giratele sia da una parte che dall’altra, hanno bisogno di circa un minuto di cottura per lato.

Poggiatele sulla carta assorbente per scolare l’olio e quando si sono raffreddate un poco passatele nello zucchero a velo.  Riescono meglio se ancora leggermente unte.

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Ed eccole pronte: tante tante da mangiare in compagnia!

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risotto con sedano rapa e cedro

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In una giornata di pioggia mi sono spinta fino al mercato,  alla ricerca di contadini che sfidando il maltempo propongano le loro produzioni invernali. Tanti sono produttori locali, ma vi sono anche un paio di banchi che propongono prodotti siciliani. Così mentre faccio scorta di arance e clementine mi soffermo ad ammirare cedri grandi quanto un pallone da rugby. Sono buonissimi canditi, ma mi mi viene voglia di sperimentare qualcosa di nuovo.  In questa stagione sono particolarmente ghiotta di sedano rapa e quindi armata di diverse borse piene di frutta e verdura torno verso casa.

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Prima di tutto preparo un buon brodo di verdure.

Poi mi cimento in un risotto.

240 gr di riso carnaroli

250 gr di sedano rapa

1l di brodo vegetale

250 gr di cedro

due cucchiai d’olio d’oliva

80 gr di bra tenero

mezzo bicchiere di vino bianco

Pelare il cedro togliendo la scorza e tenendola da parte.  Pelare e affettare sottilmente il sedano rapa.

In una pentola larga far soffriggere il sedano rapa ed una parte della scorza di cedro insieme a fuoco moderato per un paio di minuti. Aggiungere il riso e farlo tostare. Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.

Aggiungere brodo fino a cottura, facendo sempre attenzione che il riso sia coperto da brodo. A cottura ultimata mantecare con il bra tenero ed aggiungere un pizzico di scorza di cedro grattugiata al risotto.